Predisposizione all’obesità
Il test si basa sull’analisi dei polimorfismi genetici che esercitano un importante ruolo nei processi metabolici correlati all’obesità.
L’esame del DNA, infatti, permette di individuare e capire quali sono gli alimenti responsabili dell’aumento o del recupero del peso corporeo per ogni specifico individuo. La risposta individuale agli alimenti è influenzata da caratteristiche genetiche ampiamente studiate che modificano il nostro metabolismo e possono determinare una diversa sensibilità ai grassi o ai carboidrati.
Conoscere queste caratteristiche consente di personalizzare il piano alimentare tenendo conto di quelle caratteristiche genetiche della persona che ne influenzano l’accumulo di peso.
Il test della predisposizione all’obesità va ad indagare i seguenti geni:
GENE ESAMINATO | Descrizione |
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APOA5 | correlato ad un aumento del rischio di aumento del BMI in relazione all’assunzione di grassi nella dieta ed ipercolesterolemia. |
FTO | correlato a un aumento del rischio di aumento del BMI, ma una più rapida perdita di peso in risposta all’attività fisica. |
MC4R | correlato con un aumento del rischio di accumulo di grasso corporeo, nell’ambito di un regime alimentare adeguato. |
PPARG2 | nell’ambito di una dieta ricca di carboidrati, correlato ad un aumento del rischio di accumulo di grasso corporeo ed ipercolesterolemia. |
TCF7L2 | correlato con il rischio di sviluppare Diabete di tipo II e obesità. |
ADRB2 | correlato a un aumento del rischio di aumento del BMI, ma una più rapida perdita di peso in risposta all’attività fisica. |